giovedì 21 marzo 2013

sognare e realizzare

... in realtà il mio sogno è fare il giro del mondo.
Lo sognavo fin da ragazzino, addirittura volevo fare  l'ufficiale di marina, anche se poco ho fatto per indossare quella divisa. Mi sarebbe piaciuto essere ufficiale a bordo della magnifica Amerigo Vespucci, fiore all'occhiello della nostra marina.
Mi facevano sognare le avventure di parecchi personaggi.
Il primo di cui ho letto è stato Francis Chichester , ora non ricordo bene ma credo che avesse sessantacinque anni,  nel 1966 compie per primo nella storia il giro del mondo in solitario con un unico scalo a Sidney con un ketch di 16 metri il Gypsy Moth IV. Questo evento gli fa guadagnare il titolo di baronetto al rientro.
I Malingri alla prima regata intorno al mondo in
equipaggio nel '73 e poi più tardi,



Bernard Moitessier con la sua lunga rotta. Leggo tutti i suoi libri e la mia mente vola lontana sui mari ...








Come tutti, non direi tutti direi la maggior parte di noi, col passare degli anni mi sono fatto intrappolare dal conformismo dalla vita di tutti i giorni dalle consuetudini e perché no intrappolato in una vita che non era la mia... solo pochi anni fa sono rinato e in barba a tutto ciò che è consuetudine mi sono lanciato nel realizzare il mio sogno... il giro del mondo a vela.

Col passare degli anni però il mio sogno si è modificato leggermente ... se da piccolo avrei voluto passare per i tre capi navigare tra i quaranta urlanti ed i cinquanta ruggenti ora mi "accontenterò" di veleggiare "comodamente" ai tropici, il giro che fanno tutti.
Gibilterra, Canarie, Atlantico, Caraibi, Panama, Pacifico, Galapagos, Marchesi, Polinesia, stretto di Torres, Indonesia, Indiano, India, Gibuti e su per il mar rosso Suez e di nuovo a casa nel Mare Nostrum. Ci vogliono 20 mesi circa.

Il mio viaggio è cominciato nel momento in cui ho deciso di prendere la barca e di restaurarla...

Viviamo vite non nostre... poi un bel giorno ci svegliamo ognuno dopo aver fatto i suoi percorsi e mettiamo mano alla nostra vita per andare finalmente dove vogliamo.
Una fatica fisica e mentale non indifferente, ma ora dopo due anni e mezzo di lavoro, vedo la fine e già immagino ed assaporo il piacere di aver realizzato parte del proprio sogno ed il piacere della completezza dell'opera al mio rientro.




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